La storia di Alice e Raul. Storie di nascite positive

Quale è il vantaggio di intraprendere un percorso di Mindful Mamas –  Hypnobirthing? 

E’ un’educazione alla consapevolezza della nostra mente, delle nostre emozioni, del nostro corpo durante il travaglio, il parto, per ottenere quella che è la più positiva e soddisfacente esperienza di parto, uno dei primissimi imprinting.

Questa è la storia di Alice, Roberto e il piccolo Raul. 

Che possa essere di ispirazione per ognuna di voi!

“Il nostro incontro nacque sotto la luna piena di Capraia, li chiesi di te, e lei mi fece il più grande regalo, ci illuminava di vita e di forza mentre le nostre anime si univano.
Non è stato facile, tra fibromi sciatiche ed emicranie abbiamo passato tanto tempo in solitudine, in casa e come no, mettiamoci anche tre settimane d’isolamento in camera per il covid… Ci siamo fatti forza l’uno all’altro ma non è bastato a trovare la serenità. Quindi ci siamo fatti coraggio ed abbiamo chiesto aiuto…

Un’amico dall’Inghilterra mi aveva consigliato di fare un percorso di Hypnobirth, lui e la sua ragazza stavano giusto facendo un corso in Inghilterra ed entusiasti mi spinsero a cercare qua la stessa esperienza.

Sarò del tutto sincera, avevo pochissime aspettative. Purtroppo non ero mai stata fortunata, qua a Livorno, ho sempre avuto molte difficoltà con il sistema sanitario e quello che lo circonda, di fatto ero terrorizzata dal fatto che tutti i tentativi di poter partorire in acqua o comunque non nel comune di Livorno erano risultati vani, il sistema sanitario aveva forti restrizioni riguardo al Covid e non mi era stato possibile far accedere il mio compagno in nessuna occasione.
Avevo bisogno di tornare a credere di poter dare di nuovo fiducia e di includere un padre desideroso di partecipare alla nostra nuova esperienza.

Fin dal primo momento in cui conoscemmo Martina la sensazione di accoglienza e di tranquillità ci accolse, la sicurezza nelle nozioni che ci ha trasmesso hanno fatto sì che potessimo interpretare al meglio la nostra parte, includendo in parte attiva ed essenziale il nostro guardiano, il padre. Mia madre mi prendeva sempre in giro perché quando uscivamo dalla sessione eravamo sempre addormentati… Sì, perché non è solo un corso di preparazione teorica a cosa accadrà, essenziale ovviamente, Martina ci ha aiutato a capire tutte le tappe del nostro percorso, unendoci ed aiutandoci a trovare l’armonia, la realizzazione di noi tre.
Gli esercizi di meditazione e di respirazione sono stati essenziali al momento del parto, ma anche gli esercizi a casa son serviti a connetterci ancora di più.
Grazie alla nostra preparazione abbiamo avuto un parto bellissimo. Fin dal primo momento ci siamo connessi con la natura, passeggiando sotto gli alberi, abbiamo fatto meditazione ed un bagno caldo mentre cavalcavo le onde di dolore a ritmo del canto Carnatico.
Una volta in Ospedale è stato tutto molto naturale, mi è stato molto difficile fare delle visualizzazioni, anche perché le contrazioni sono state da subito molto vicine, ma i canti mi hanno accompagnato durante il travaglio ed il parto. O meglio detto, ci hanno accompagnato perché dalla doccia della camera risuonava il canto in tutto il reparto. La presenza della infermiera è stata piacevole anche se ero molto autonoma, tanto da destare stupore al personale presente. Al momento dell’arrivo del padre, Roberto, è stato come una danza tra dolore e collaborazione, presente come insegnatogli, Roberto è stato attento ed attivo, chiedendo informazioni riguardo a cosa stesse succedendo ed assicurandosi che il nostro piano del parto fosse rispettato. Sette ore in totale, tre spinte e due punti, “giusto per” come hanno detto le dottoresse, e finalmente mi è stato donato tra le braccia il più bel regalo che la luna mi potesse regalare. Un vitellino di più di 4 chili, sanissimo e con una voglia impressionante d’attaccarsi.
Ma il momento più bello è stato vederlo tra le braccia del padre appena nato, nel suo petto nudo, addormentandosi al ritmo della canzoncina che cantavamo quando ancora eravamo tutt’uno.