IPERPRODUZIONE DI LATTE MATERNO: UNA SFIDA NELL’ ALLATTAMENTO
L’allattamento al seno è un viaggio unico per ogni mamma e bambino, ma non sempre è privo di ostacoli. Tra questi, l’iperproduzione di latte materno, nota anche come iperlattazione, può sorprendere molte neomamme, presentandosi come una sfida inaspettata. Questo fenomeno, benché possa sembrare meno problematico rispetto alla scarsa produzione di latte, porta con sé una serie di difficoltà sia per la madre che per il neonato.
COS’È L’IPERPRODUZIONE DI LATTE E QUALI SONO LE SUE CAUSE?
L’iperproduzione di latte materno si verifica quando il corpo della madre produce più latte di quanto il neonato possa consumare. Questo può accadere per diversi motivi, tra cui una regolazione naturale della produzione di latte che tende a stabilizzarsi nelle prime settimane dopo il parto, ma a volte il processo può eccedere, portando a un’eccessiva produzione.
PROBLEMATICHE LEGATE ALL’IPERPRODUZIONE DI LATTE
L’iperlattazione può causare diversi problemi sia per la mamma che per il bambino. Le madri possono sperimentare ingorgo mammario, dolore, e talvolta infezioni come la mastite. I bambini, d’altra parte, possono avere difficoltà a gestire il flusso di latte veloce e abbondante, che può portare a soffocamento durante l’allattamento, aumento di gas, coliche, e alterazione del ritmo sonno-veglia.
IL RUOLO DELLA TIROIDE
Interessante è il legame tra iperproduzione di latte e disfunzione tiroidea. La ghiandola tiroidea gioca un ruolo cruciale nella regolazione di molte funzioni corporee, inclusa la produzione di latte. Un iperattivismo o ipoattivismo tiroideo può influenzare la lattogenesi, alterando la quantità di latte prodotto. Perciò, è importante monitorare la funzione tiroidea nelle neomamme che sperimentano una produzione di latte significativamente alta o bassa.
PERCHÉ RIVOLGERSI A UN CONSULENTE DI ALLATTAMENTO?
Di fronte a queste sfide, il supporto di un consulente di allattamento diventa fondamentale. Un professionista può aiutare a gestire l’iperproduzione attraverso strategie mirate, come la regolazione della suzione e il posizionamento durante l’allattamento, oltre a fornire supporto emotivo e pratico. Il consulente può anche valutare se vi siano fattori sottostanti, come una disfunzione tiroidea, che necessitano di attenzione medica.
SOLUZIONI E STRATEGIE DI GESTIONE
Ci sono diverse strategie che le mamme possono adottare per gestire l’iperlattazione, tra cui:
- Allattamento a richiesta: assecondare il bambino quando mostra segni di fame, osservando bene i segnali
- Tecniche di posizionamento: modificare la posizione durante l’allattamento può aiutare a controllare il flusso di latte, rendendolo più gestibile per il bambino (biological nurturing).
- Spremitura manuale: in caso di ingorgo, la spremitura delicata del latte può offrire sollievo, senza stimolare ulteriormente la produzione (però attenzione…)
- Allattamento a blocchi: questo metodo prevede di allattare il bambino da un solo seno per diverse poppate consecutive, per poi passare all’altro. Questo approccio aiuta a ridurre la stimolazione eccessiva e, di conseguenza, la produzione di latte, offrendo al contempo al bambino la possibilità di svuotare completamente il seno, beneficiando di tutte le componenti del latte materno.
QUANDO CERCARE AIUTO?
Se l’iperproduzione di latte sta influenzando la tua esperienza di allattamento o se sospetti che possa esserci una disfunzione tiroidea alla base, è importante cercare supporto professionale.
Contattami, se vuoi far luce su questa situazione!