Come dare il latte se rifiuta il biberon?
Una cosa che succede molto frequentemente nel passaggio rientro a lavoro e allattamento al seno, è scoprire che il nostro bambino non gradisca il biberon.
Questo è un problema che impatta diverse mamme che per esigenze lavorative, devono lasciare il loro latte tirato ad un caregiver.
E se il bambino non lo prende? Ci sono escamotage? Cosa significa questa cosa? Come mai rifiuta il biberon, seppur con il mio latte?
Partiamo dal principio. Il bambino ha creato un legame con la mamma che non è solo nutrimento, soprattutto relazione, amore, accudimento, intimità. Quando c’è un rientro a lavoro, è sempre super consigliato fare una pianificazione per tempo, per non trovarsi del tutto impreparate a quella situazione. Se avete allattato per 6 mesi in maniera esclusiva al seno, e proponete il biberon, il bambino potrebbe non capire.
Empatizziamo con il bambino:
“Mamma, ma cosa stai facendo? Perché mi stai offrendo questa cosa dura e strana, fredda, quando io vorrei stare attaccato al tuo seno caldo e morbido?”
Già riflettendo a questa “simulata”, si può capire che uno degli errori da fare è quello di far offrire alla mamma il biberon. Il bambino non capirà, anzi spesso si sentirà frustrato perché vorrà avere a disposizione la cosa più buona e meravigliosa del mondo, il seno. Per cui, se il rientro a lavoro è imminente, fate fare delle prove dai nonni, dal papà. Parlate con il bambino. La comunicazione, a qualsiasi età, è importantissima per sciogliere le problematiche.
Inoltre, un altro tassello importante in tutte le nuove associazioni che introduciamo nella vita del bambino è avere PAZIENZA, senza però scadere nell’insistenza. Come nello svezzamento, ci vuole calma e sangue freddo. E’ una nuova acquisizione associata ad un momento di separazione, non possiamo pretendere di vedere risultati subito!
Alle volte può essere un problema di tipo di tettarella. In commercio si trovano miliardi di tettarelle diverse, come anche i ciucci. Più simile la tettarella sarà simile al seno, più sarà facile per il bambino accettarla. Non vi fidate da quello che c’è scritto sulle scatole, osservate! Vi sembra che abbia le caratteristiche simili a quelle di un capezzolo normale? Avete un capezzolo forse deformato? Allora, già potete iniziare a scartare diverse tettarelle…
Alle volte possiamo provare di tutto, ma invano. Allora, come ultime soluzioni, c’è quella di offrire il latte da una tazzina. I bambini, già anche i neonati, sono capaci di bere da una tazza, o bicchierino. Anzi, farà bene alle strutture muscolari della cavità orale.
Questo non basta? Si, può offrire il latte materno con una siringa a dito, in modo da mantenere la suzione con il dito e somministrando il latte con piccoli boli.
E’ chiaro che ogni situazione è diversa e spesso non siamo neanche lucide per trovare soluzioni efficaci ai problemi. Investire in una consulenza allattamento, anche per una pianificazione di rientro a lavoro, può essere molto vantaggiosa.
Ogni tappa, ogni step che facciamo nel lungo viaggio della Maternità necessita di attenzione, soprattutto se ci pone in una situazione di difficoltà. Da mamma è qualcosa che conosco bene e quindi sapere chiedere aiuto, è senz’altro un passo importante che compiamo per noi e per i nostri bambini.